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Un tempo del tutto abbandonate, oggi ristrutturate e trasformate in ristoranti, resort, relais di charme, ville private ed agriturismi queste sono le masserie del Salento.

L’origine del loro nome risale al Medioevo, quando queste costruzioni rurali erano abitati da una pluralità di famiglie di agricoltori che dedicavano la loro vita a coltivare prodotti necessari alla loro sopravvivenza. Coloro che abitavano in questi edifici erano chiamati “massari” termine che deriva da “massa” per indicare la presenza di una gran quantità di persone.

La masseria quindi era un’antica struttura rurale in cui vi era un’organizzazione economica e sociale del territorio tipicamente latifondista. Infatti l’abitazione non era di proprietà di chi gestiva e lavorava la terra ma bensì di un’altra persona, definita “padrone”, che permetteva ai contadini di soggiornare, di allevare il bestiame, coltivare e godere dei frutti del raccolto.

La struttura tipica di ogni masseria presentava un cortile centrale attorno al quale si distribuivano:

  • stalle e recinti per gli animali
  • la casa del del contadino e della sua famiglia
  • edifici in cui lavorare e conservare i prodotti coltivati e lavorati

Con la caduta dell’Impero Bizantino, il Salento fu meta di frequenti saccheggi e di incursioni da parte dei pirati, per  ovviare a questo problema c’era l’estremo bisogno di attuare un piano di difesa del territorio per questo motivo furono costruite, attorno alle masserie del Salento, mura di recinzione e torri, prendendo così il nome di masserie fortificate.

La torre aveva una molteplice funzione, quella principale era di avvistare meglio ed il prima possibile gli attacchi dei nemici, nella parte alta della torre viveva il padrone per alcuni periodi dell’anno molto limitati, mentre la parte bassa della torre veniva utilizzata come luogo di lavoro e trasformazione del formaggio, la spremitura delle olive, o come magazzino.

Nel XVII secolo l’introduzione di nuove tecniche in ambito agricolo per ottenere una maggiore ricchezza della terra portano ad una rivisitazione delle masserie e dell’ambiente rurale, diventando delle vere e proprie ville, in cui poter soggiornare nei periodi più caldi dell’anno, spostandosi dalle afose città alle fresche campagne. Anche a livello stilistico ed ornamentale appaiono più belle, arricchendosi di balconi, giardini ed affreschi.

Oggi più che mai la masseria è luogo di relax, dove poter soggiornare in vacanza, seppur ristrutturate molte di esse mantengono quella struttura architettonica di una volta offrendo però più servizi. In base allo stile ed alla tipologia che si vuole dare ad essa oggi nascono dei resort con piscina, ville private, relais de charme, case ad uso B&B, agriturismi e trattorie.

Le masserie del Salento sono veramente, diverse l’una dall’ altra, con una diversificazione di servizi in base alla clientela di base che ognuna di esse ha. Sono un vero e proprio gioiello immerso nel verde, a due passi dal mare, su un territorio che offre un’ampia scelta di eventi, feste, ristoranti tipici salentini, prodotti locali a km 0, discoteche, lidi attrezzati, pub, birrerie artigianali, bar e pasticcerie che offrono dolci salentini, wine bar con vini tipici locali. Una terra alla quale non manca assolutamente nulla.

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