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La situazione dell’economia UE continua a inviare segnali preoccupanti. Nonostante i dati flash abbiano mostrato che l’area euro è cresciuta dello 0,7% sul trimestre, gli ultimi report sul manifatturiero confermano infatti che la Eurozona si sta avviando verso la recessione.

Dati sull’economia UE

investire-mercati-borsa-tradingIn base ai dati, lo scorso mese l’indice S&P Global Pmi per il settore manifatturiero dell’Eurozona è sceso in zona contrazione, ossia sotto la soglia dei 50 punti. Infatti è scivolato a 49,8, dal precedente 52,1 registrato a giugno.
Se esaminiamo i dati, ci accorgiamo che ciascuno dei sottoindici che compone il Pmi è andato in discesa. Si salvano solo le scorte di acquisti.

Dato peggiore dai tempi del Covid

Per l’economia UE è stato il primo peggioramento dai tempi della prima fase della crisi Covid, a maggio 2020, quando c’erano restrizioni ovunque.
Peraltro questo andamento è stato registrato in tutte le principali economie dell’area: Germania, Francia, Italia e Spagna.
L’Italia è stata la peggiore, con 48,5 punti, mentre tra i Paesi monitorati l’unico a vivere una crescita sono stati i Paesi Bassi. Tuttavia, anche in questo caso il tasso di crescita ha subito un forte rallentamento.

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Cause di questi problemi

La causa di questo crollo è il calo dei nuovi ordini, perché la forte inflazione ha schiacciato la domanda. Inoltre i livelli sufficienti di scorte dei clienti, dovuti a precedenti sforzi di accumulo, hanno pesato sulla domanda. A questo si aggiunge la carenza di forniture, che ha continuato a ostacolare l’operatività industriale.
Nei prossimi mesi lo scenario è destinato a peggiorare, giacché si avvertirà la forte ripercussione della crisi energetica, e la conseguente riduzione degli approvvigionamenti di energia.
La conferma arriva dalle previsioni sulla produzione manifatturiera, che per la prima volta da maggio 2020 sono scivolate in zona pessimismo.

L’euro non ne risente

Al momento questi dati non hanno avuto ripercussioni sull’euro. La valuta unica scambia sopra 1,02 rispetto al dollaro USD.
Secondo gli analisti delle società di trading autorizzate Consob, l’euro ha beneficiato dei rapporti flash su crescita e inflazione, che hanno superato le stime degli analisti rafforzando le ragioni per aumenti dei tassi di interesse della BCE più grandi e più rapidi.

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