La separazione tra due coniugi non è mai un argomento facile da trattare e non c’è mai una via che possa esonerare entrambi partner dalla sofferenza. La strada più veloce e meno dolorosa da perseguire è sicuramente la separazione consensuale.

Oltre ad ottenere vantaggi a livello di tempistica, sull’onorario dell’avvocato ti permette anche di risparmiare in termini di dispendio di energie mentali, consentendoti di ripartire in minor con la tua vita.

Ma come ben sappiamo, è molto difficile che una coppia che sta attraversando questo percorso riesca a trovare un accordo unanime ed ecco che alla porta di un avvocato matrimonialista brescia ed in tutta Italia vadano a bussare partner sempre più vendicativi.

La prima richiesta: la negoziazione sul mantenimento

Oltre ad eventuali richieste di danni morali e talvolta fisici, il primo discorso verte sempre sul solito argomento: l’assegno di mantenimento.

Questa chimera è prevista a favore del coniuge economicamente più debole per permettere al partner di proseguire col proprio stile di vita in linea con le condizioni presenti prima della separazione. Se i coniugi sono entrambi economicamente indipendenti e con un reddito simile allora l’assegno può non essere previsto.

Affidamento dei minori

L’affidamento dei figli invece, a parte alcune rarissime eccezioni, viene molto spesso condiviso fra i due genitori ovvero: i bambini/ragazzi trascorrono la stessa quantità di tempo con entrambi i coniugi secondo il concetto di bigenitorialità. Questa modalità viene chiamata affido condiviso.

Un’altra modalità molto diffusa è quella dell’ affido condiviso paritario in cui i figli trascorrono il loro tempo a casa del padre o della madre a settimane alterne. In tal caso è previsto il mantenimento diretto, ossia entrambi i genitori si occupano economicamente dei propri figli.

Affidamento della casa coniugale.

La Casa coniugale, in caso di affido esclusivo di un solo genitore, viene assegnata al genitore collocatario fino al compimento della maggiore del minore. Dopodiché ritorna in possesso dell’effettivo proprietario.

Nei casi più diffusi dei affido paritario, la casa è assegnata al legittimo proprietario.

 

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