Dopo il tracollo di giovedì (-16,9%) innescato dalle parole incaute di Christine Lagarde sugli spread, Piazza Affari rialza la testa grazie alle rassicurazioni che sono arrivate da più fronti europee. Il capo economista della Bce, Philip Lane e la Commissione europea hanno assicurato che la Eurotower darà un forte sostegno agli Stati, mentre il Consiglio direttivo della Bce (che giovedì ha aumentato di 120 miliardi il programma di QE) ha lasciato aperta la porta anche al taglio dei tassi d’interesse, se dovesse diventare necessario.

Il rimbalzo di Piazza Affari

piazza affariA Milano, l‘indice Ftse Mib piazza un rialzo del 7,12% a 15.954,29 punti (il FTSE Italia All-Share a +6,93%, il FTSE Italia Mid Cap a +5,82%, il FTSE Italia STAR a +6,19%). Va peraltro precisato che l’indice milanese era arrivato a guadagnare anche il 18% (17.545,44 punti), ma poi ha frenato dopo l’avvio meno brillante di Wall Street, che comunque rimbalza dopo peggior seduta da 1987. Una spinta al listino milanese l’ha data anche la decisione della Consob di vietare le vendite allo scoperto per 85 titoli, compresi quelli di tutte le big.

Bene anche l’azionario nel resto d’Europa. Dopo Piazza Affari la migliore è Londra, che ha chiuso in rialzo del 2,46% a 5.366 punti. Bene anche Parigi +1,83% e Francoforte +0,77%.

Annotazione: se si vuole fare un investimento nell’azionario, è bene conoscere alcuni strumenti. Ad esempio è utile sapere come usare Fibonacci trading.

I singoli titoli di Piazza Affari

Per quanto riguarda i singoli titoli, si sono messe in evidenza le banche, tanto che l’indice FTSE Italia Banche segna +8,40% (l’EURO STOXX Banks +2,5%). Oggi non sono scattati i tanto temuti ordine stop (che cos’è definizione). Vola Bper che ha chiuso con un balzo di oltre il 22%. Anche BPM brilla con +15%; balzo a doppia cifra anche per UBI (+11,2%). Al di fuori di questo comparto, vanno evidenziati i progressi di Recordati ed Hera, salite rispettivamente del 18,7% e del 15,2%. Leonardo si è parzialmente ripreso dal crollo di ieri (-22%), con una crescita di circa il 6%. Reagisce anche il titolo Juventus FC +11,56% nonostante lo stop a campionato di Serie A, alla Champions League e alla quarantena della squadra dopo che il difensore Rugani è risultato positivo al coronavirus.

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