I mercati emergenti stanno soffrendo terribilmente la diffusione dei contagi da covid-19. L’ultimo esempio in ordine di tempo è quello del Messico, che ha appena subito un downgrade del rating parte di S&P. L’agenzia americana ha infatti tagliato il giudizio su debito del paese portandolo da BBB+ a BBB. Ha inoltre mantenuto le prospettive negative.

Le ragioni del downgrade del rating

rating messicoIl motivo di questo declassamento del rating è articolato. Anzitutto gli effetti del Covid-19 si stanno abbattendo direttamente sull’economia messicana. In secondo luogo, gli effetti sono amplificati dallo stretto legame con gli USA, a loro volta duramente colpiti da questa epidemia. Infine c’è il calo del prezzo del petrolio, ad accentuare la gravità della situazione nel paese sudamericano.

Gli effetti sul peso messicano

Chi conosce come fare trading forex sicuro, comprende quanto sia importante una cosa del genere per una valuta. Si spiega così perché dopo giorni di guadagni il peso messicano ha perso terreno nei confronti del dollaro americano. Il cambio USD-MXN aveva toccato un minimo di sette giorni a 22,86 (recuperando oltre il 7% nel giro di tre giorni), ma oggi sta invertendo nuovamente la rotta, malgrado i mercati stiano ancora digerendo i dati negativi sull’occupazione a stelle e strisce (la richieste di sussidi per disoccupazione hanno toccato il massimo di sempre a 3,2 milioni). Durante la prima parte del mese di marzo, la valuta messicana si è notevolmente deprezzata rispetto al Dollaro, toccando un nuovo record storico a 24.44.

Consiglio tecnico: quando si opera sui mercati valutari, bisogna sempre sperimentare diverse tecniche. Qui ad esempio si parla del metodo heikin ashi strategia, un sistema di trading meno noto ma molto interessante.

Banxico, tassi di interesse e misure accomodanti

Pochi giorni fa, la Banxico (l’istituto centrale del Messico) ha operato un secco taglio al costo del denaro con una riunione di emergenza. Il costo del denaro è stato tagliato di 50 punti base, ed è stato portato al 6,5%, un livello mai visto da marzo 2017. Ieri la banca centrale del Paese ha riferito che collabora a stretto contatto con gli istituti di credito per garantire un’adeguata distribuzione della liquidità, alla luce dello scoppio del Coronavirus.

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