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La paralisi cerebrale racchiude un insieme di patologie e di disturbi che vanno a incidere sulla capacità di muoversi, riuscendo a mantenersi in equilibrio e ben dritti.

Esattamente si tratta di una forma di disabilità di tipo motorio e risulta più comune nei bambini.

Questo genere di paralisi è provocata da un danno per quanto riguarda uno sviluppo anormale del cervello. Alternativamente può essere causato da un danno arrecato al cervello durante il suo sviluppo, alterando così la sua capacità di controllo dei propri muscoli.

In questi casi è importante affidarsi a mani esperte di un neuropsichiatra infantile Lecce.

 

Quali sono le cause della paralisi cerebrale infantile

 

Le cause possono essere multifattoriali e, in alcuni casi, risulta piuttosto arduo riuscire a individuare la causa specifica.

In ogni caso, tra le motivazioni maggiormente probabili troviamo ad esempio un’infezione che ha colpito il sistema nervoso centrale, oppure l’ittero neonatale. Questi infatti sono due esempi di fattori che possono andare a compromettere il processo di vascolarizzazione cerebrale.

Le tipologie di paralisi cerebrale infantile

Questa paralisi cerebrale viene classificata dal punto di vista medico, basandosi sul tipo primario di disturbo del movimento che viene coinvolto.

Difatti a seconda della zona del cervello che viene colpita, si attuano uno o più disturbi di vario genere.

Come prima cosa può verificarsi la spasticità dovuta dalla rigidità a livello muscolare. Poi ci sono le movenze che possono diventare incontrollabili e la mancanza di equilibrio e di coordinazione.

La paralisi cerebrale spastica è quella maggiormente comune e si presenta con l’aumento del tono muscolare. Questo causa una rigidità muscolare con correlata difficoltà dei movimenti.

La forma discinetica provoca problematiche nel controllo dei movimenti, rendendo molto difficili azioni normali come il sedersi e il camminare.

Inoltre si possono pure avere difficoltà nel linguaggio e per quanto concerne la deglutizione.

Le paralisi cerebrale atassiche si manifestano con problemi di equilibrio e di coordinazione, quindi con un’instabilità riguardante il modo di camminare. Oltre ciò può causare difficoltà nel controllo degli arti.

Infine la forma mista è costituita da svariati sintomi e la variante più comune è quella definita spastico-discinetica.

Quali sono il trattamento e la cura per la paralisi cerebrale infantile

 

Attualmente non c’è una cura per la paralisi cerebrale, in quanto si tratta di una patologia con un tipo di lesione cerebrale che non può cambiare.

Il trattamento però può contribuire a rendere migliore non solo la qualità della vita di chi soffre di questa condizione, ma anche quella della sua famiglia. Ecco perché risulta fondamentale cominciare quanto prima un programma basato su un trattamento che può essere di tipo fisioterapico oppure farmacologico. In determinati casi c’è la terza opzione, costituita dal trattamento di tipo chirurgico.

Pertanto in seguito alla diagnosi, gli specialisti del settore si attivano sia col bambino che coi genitori, per creare un piano di supporto per il bimbo. Lo scopo è quello di far ottenere al bambino una considerevole indipendenza, nei limiti della disfunzione di genere motorio e dei deficit correlati.

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